Ragazzi: Contenuti per ragazzi
Location: Largo Madonna delle Grazie
Telefono: 0861 250392
Sito Web: http://www.teramoculturale.it/index.php?id=20&itemid=327

Il Santuario di Madonna delle Grazie è uno degli edifici religiosi più cari ai teramani, la comunità nutre un grande sentimento di affetto e di partecipazione nei confronti della festività del 2 luglio, dedicata appunto alla Madonna delle Grazie, di cui si raccontano numerosi miracoli che spesso e volentieri si mescolano a credenze popolari e fatti storici.

 

Il Santuario, edificato in un epoca precedente al 1156 circa, anno in cui Roberto III di Loretello saccheggiò e incendiò la città di Teramo, era un monastero di monache benedettine, dedicato a Sant'Angelo delle Donne che si ergeva fuori dalle mura cittadine. Dai documenti sappiamo che fu ingrandito nel 1448 per ordine di Papa Eugenio IV, il quale lo destinò ai frati minori osservanti di Giacomo della Marca. Restaurato poi sul finire del '600 e di nuovo nell'800, nel corso del XX secolo ha subito nuovi interventi di consolidamento in seguito al crollo di una parte della loggia.

 

Oggi appare completamente ammodernato nella veste neorinascimentale dovuta all'ultima ricostruzione del 1892-1900, per opera dell'architetto Cesare Mariani. La facciata della chiesa, realizzata in laterizio, presenta un rosone centrale e due finestroni rettangolari ai lati, risulta elegantemente ingentilita dal piccolo portico con archi a tutto sesto, sormontati da un timpano e tre portali d'ingresso. Attribuita a Giacomo di Campli è l'affresco, raffigurante la Vergine con la Madonna e i Santi, che decora la lunetta del portale principale.

 

La pianta interna, una navata unica rettangolare, è arricchita da tre cappelle per lato e termina con l'abside. Il soffitto, sorretto da volte a crociera, presenta una cupola semisferica interamente affrescata da Cesare Mariani sul finire del XIX secolo. Dell'interno della chiesa, oltre agli affreschi, colpisce anche la statua lignea policroma, risalente al XV secolo, è un autentico capolavoro dell'arte abruzzese attribuita a Silvestro dell'Aquila, la statua raffigura la Madonna delle Grazie in posizione seduta con il Bambino disteso in grembo. Notevole è l'affresco staccato con la Maestà e santi inseriti in un'architettura quattrocentesca con timpano, conservato in una cappella laterale e attribuito a Pietro Alemanno. L'opera ripropone lo schema della sacra conversazione, con la Madonna delle Grazie in trono con il Bambino, ai lati un vescovo, probabilmente San Berardo patrono di Teramo, e una santa, identificata dagli studiosi nella bizantina Santa Parasceve. Lo storico teramano Francesco Savini attribuì l'opera a Carlo Crivelli, importante artista veneto tardo gotico e attivo nella vicina Ascoli Piceno, ma negli anni '60 il critico d'arte Ferdinando Bologna indicò la paternità dell'affresco in Pietro Alemanno. Nelle cappelle laterali sono presenti opere di epoca più recente realizzate da importanti artisti locali, quali Gennaro Della Monica, Vittorio Scarsellli, Giacinto Strappolatini e Pasquale Celommi.

 

Elemento di pregio dell'intero complesso è il chiostro del convento, testimonianza dell'antico edificio medievale, con colonne in pietra e capitelli in stile lombardo-bizantino, risalente ai primi anni del XII secolo.

 

Nel refettorio del convento si conservano alcuni affreschi, datati tra la fine del 1500 e la metà del 1600, che narrano della vita di Gesù, quello meglio conservato rappresenta l'immagine del Cristo vendemmiatore.

La chiesa conserva un numero un'importante di ex voto, i più antichi risalgono al XV secolo,  tra i quali un rilievo in argento con scena di Natività del 1565, due calici settecenteschi di manifattura napoletana ed un notevole gruppo di paramenti sacri realizzati intorno alla fine del XVI secolo e prima metà del XVIII secolo.

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