Location: Largo Proconsole
Telefono: 0861 248655

La chiesa si trova in Largo Proconsole, lungo Corso Porta Romana, le sue origini, insieme a quelle dell'annesso ospedale dei pellegrini sono antichissime, di sicuro pretendenti al 1200. La chiesa nel corso del XVII-XVIII secolo subì un totale rifacimento barocco, come la maggior parte delle chiese della città, tanto che oggi non resta quasi nulla dell'antico edificio medievale.

 

La facciata, in laterizio su basamento di conci in pietra, è a due ordini con finestrone centrale e coronata da timpano, scandita da cornici a più modanature e da quattro paraste con specchiature all'interno.

 

Il portale, tardo barocco realizzato nel 1752 in travertino, porta la firma di uno degli scultori più importanti del barocco marchigiano, lo scultore e architetto ascolano Giuseppe Giosaffatti e del figlio Lazzaro. Realizzato con una tripla architrave a timpano, i due stipiti laterali si raccordano all'architrave mediante volute e motivi vegetali, mentre la cornice che lo sovrasta al centro contiene una doppia Croce costantiniana di Gerusalemme, simbolo della confraternita che risiedeva nella chiesa, e del privilegio papale che ottenne, dato che la suddetta confraternita dipendeva da quella del Santo Spirito di Roma. Infine, ad emblema dello Spirito, c'è una colomba ad ali spiegate. La facciata è divisa verticalmente da quattro paraste a cornice semplice marcapiano, gli spazi sono movimentati da nicchie rettangolari cieche allungate.

 

Il campanile è uno degli elementi, più interessanti. Con la pianta a rettangolo, frutto di vari rimaneggiamenti iniziati in epoca rinascimentale, come suggerisce la cuspide, esso è suddiviso da cornice in tre piani, scanditi nella facciata da archi a tutto sesto, che sono ciechi e murati nei primi due settori, mentre quello della cella campanaria mostra delle piccole bucature all'interno dello stesso arco per le campane. Il settore termina con quattro torrette angolari, e al centro si innalza la vela con cornice marcapiano, a sua volta sovrastata da una vela più piccola.

 

L'interno della chiesa è a tre navate e quella centrale presenta una campata a cupola con lanternino, dietro l'altare si conserva una pala del 1568, che rappresenta l'episodio della Pentecoste. La cupola ellittica, visibile anche dall'esterno, è impostata su pennacchi, presenta il gruppo decorativo delle Quattro Virtù Cardinali, le finestre laterali che illuminano la chiesa sono incassate su archi a bussola, fastosamente decorati da un impaginato di stucchi e pennacchi, spesso e volentieri rifiniti ad oro dipinto.

 

Il bellissimo organo è opera dell'ascolano Vincenzo Paci, realizzato nel 1864, posto sopra la cantoria lignea sorretta da mensole.

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